L'omicidio di Giulia Tramontano non fu premeditato: le motivazioni della sentenza

Scritto il 02/09/2025
da agi

AGI - "È, dunque, una obbligata presa d'atto delle risultanze processuali, il dover constatare che, prima del pomeriggio del 27 maggio 2023 - giorno del consumato omicidio - non vi è prova alcuna che valga a collocare, in un tempo anteriore, il proposito criminoso letifero ai danni di Giulia Tramontano", incita al settimo mese, "con la conseguenza che i requisiti irrinunciabili dell'aggravante della premeditazione (cronologico e psicologico) vanno misurati sugli accadimenti di quel giorno, nelle ore immediatamente precedenti la sua uccisione". Lo si legge nelle motivazioni della sentenza della Corte di Assise di Appello che nel confermare la pena dell'ergastolo hanno escluso l'aggravante della premeditazione nei confronti di Alessandro Impagnatiello.

"Il che - lo si vuol rimarcare a dispetto dell'ovvietà - non equivale a lasciare impunita, tamquam non esset, la davvero esecrabile condotta di intossicazione, perdurata e ripetuta nel tempo ai danni della persona offesa Giulia Tramontano, come sembrano paventare - e temere - le costituite parti civili, versando in manifesto errore", sottolinea il collegio, presieduto da Ivana Caputo.